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Cenni Storici in Breve
Indice |
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Cenni Storici in Breve |
Dal 1947 al 1985 |
Dal 1985 ad oggi |
Le origini della Società di Sant’Anna si perdono nel medioevo di Stampace. Più recente, il 24 dicembre 1782, la costituzione della “Congregazione del S.S. di Sant’Anna”, dalla quale la Società ebbe origini, istituita con atto firmato dall’arcivescovo Mon. Vittorio Filippo MELANO Conte di Portula, nato a Cuneo il 27 settembre 1733. Undicesimo figlio di Giuseppe Antonio (1677-1774) e di Anna Camilla PASCALE, MELANO fu stimato maestro di teologia, dal 1773 priore del convento di San Domenico a Torino e predicatore Domenicano. Nominato arcivescovo di Cagliari il 10 giugno 1778, insegnò nella locale Università dal 1779 al 1796. Per i suoi meriti Mon. Vittorio Filippo MELANO fu insignito dei titoli di Arcivescovo di Cagliari, Primate di Sardegna e Corsica, Cavaliere di Gran Croce.
Simbolicamente l’arcivescovo Mon. Vittorio Filippo MELANO fece coincidere la data della fondazione della Società di Sant’Anna con la posa della prima pietra della chiesa di Sant’Anna in Stampace, avvenuta, dopo numerose ristrutturazioni, il 27 maggio 1785.
Per Statuto la Società aveva lo scopo di dare aiuto al ceto meno abbiente del quartiere di Stampace e organizzare i festeggiamenti “in pompa magna” in onore di Sant’Anna, patrona dello storico quartiere.
1797 24 luglio MELANO venne trasferito alla diocesi di Novara. Morì nella stessa città il 23 dicembre 1813.
La documentazione storica intorno alla Società di Sant’Anna è frammentaria fino l’anno 1881, data cui fa testo uno Statuto della Società composto di sei capitoli e trentuno articoli, approvato in “una adunanza generale delli 30 settembre 1881”. In quella occasione, presidente Agostino MARINI, tra i soci i nomi di Agostino CADDEO, Battista MANUNZA, Carlo BOTTERO, Giuseppe COGOTTI, Efisio CARTA, Pasquale MANNAI, Ignazio BONIFA, Salvatore ATZERI, Michele PILI, Salvatore SANNA, Gaetano BISERTO, Antonio PUDDU. Relatore Efisio PUDDU.
1886 la chiesa e il monastero di Santa Chiara furono affidati in custodia dal Canonico Luca CANEPA alla Società di Sant’Anna, in considerazione delle difficoltà attraversate negli stessi anni dalle istituzioni monastiche che condizionavano anche apertura e manutenzione del monastero, ed inoltre per l’esiguo numero delle religiose presenti.
1896 il Canonico CANEPA già assistente ecclesiastico della Società di Sant’Anna, prima del trasferimento alla Diocesi di Nuoro, proseguì il suo compito come demandato dal fondatore, trasformando la Società in Società in Mutuo Soccorso.
1896 al 1912 il Commendatore Battista MANUNZA presiedette la Società e i festeggiamenti della Santa Patrona.
1920 il Comitato dei Festeggiamenti di Sant’Anna era costituito da otto membri, tra questi Enrico LODDO e Sisinio PIRAS, che proseguirono il loro mandato sino al 1940.
1931 il comitato dei festeggiamenti istituì all’interno della Società un Circolo Bocciofilo, iscrivendo il sodalizio alla F.I.G.B. Federazione Italiana Gioco Bocce con sede a Torino. Attualmente l’attività bocciofila è ancora in essere e la Società di Sant’Anna è affiliata alla FIB.
Dopo l’evento bellico il gioco delle bocce, attività sportiva molto popolare nei quartieri di Stampace e Villanova, riprese in un campo allestito tra le rovine del monastero di Santa Chiara, in una parte dell’area non colpita dalle bombe dell’incursione aerea del 1943.
Tra i promotori della iniziativa ci preme ricordare i soci Natale COCCO, Mariano SABA, Umberto PES e il Commendatore Giovanni LODDO. Parte dell’ area su cui sorgeva il monastero è ancora sede del mercato civico rionale, mentre la parte superiore del mercato, inutilizzata per molti anni, è sede di scavi archeologici. Nell’area del complesso monastico è in atto la rivalutazione e il ripristino alle origini.
Al commendator Loddo si deve negli anni 1948 - 1950 la realizzazione della attuale sede sociale della quale la Società di Sant’Anna è proprietaria.
1931 - 1947 ressero le sorti societarie sei membri, tra questi Ciccino MANUNZA. Dopo gli eventi bellici la Società di Sant’Anna proseguì la sua vita operando tra periodi di splendore e altri più modesti difendendo sempre la sua laicità, custodendo il patrimonio di fede, d'arte, di carità ricevuti dal fondatore e dai soci dei secoli passati.
1947 mese di settembre, fu eletto alla presidenza il Rag. Commendatore Giovanni Loddo, che ricoprì ininterrottamente per vent’anni l’incarico, fino al suo tragico decesso avvenuto nel 1967 per un incidente stradale. Personalità di spicco nella Provincia, ricopriva in quegli anni la carica di tesoriere economo della Prefettura di Cagliari. Molto noto in città e in tutta la Sardegna, Loddo dette una forte svolta alla vita e alle attività della Società di Sant’Anna, in particolar modo alla vita ricreativa e socio culturale.
Tra le iniziative di quegli anni si ricordano le gite fuori dei confini nazionali. Tra le città più visitate quella di Barcellona, città accomunata dai stessi colori giallo e rosso presenti nella bandiera sociale di Sant’Anna e in quella della Catalogna. Questa comunanza e una storica relazione di amicizia favorì i numerosi incontri occorsi negli anni ’50 tra le autorità cittadine e regionali catalane e il presidente Loddo e la Società di Sant’Anna..
1949-1950 Al Commendatore Loddo si deve la costruzione dei locali societari e, degli attuali impianti bocciofili, i primi in Sardegna dotati di campi in maiolica e dell’impianto di illuminazione fluorescente ad alto potere illuminante realizzato con apparecchiature stagne. L’impianto fu realizzato dalla ditta I.C.E.T. di Rossi & Castaldi.
La stessa I.C.E.T. realizzò l’impianto Idroelettrico per la fontana ubicata nell’area antistante l’accesso ai campi di gioco.